E se poi non cambia nulla?

 
Capita di parlare con coppie che lamentano un “blocco” nel cammino di fede:

“Andiamo a Messa tutti i giorni, preghiamo il Santo Rosario, ci confessiamo una volta al mese e facciamo tutte le novene dell’universo, comprese le orazioni della Santa Brigida, ma non cambia nulla. Il matrimonio non funziona”.

E’ possibile che Gesù sia stato declassato improvvisamente da “Dio dell’impossibile” a “Dio del probabile”?

Certo che no.

Naturalmente tutte queste pie pratiche sono buone e giuste, ma più si cammina verso la luce, più il nemico agisce in modo raffinato.

Certi peccati portano palesemente fuori dalla via del bene: un tradimento, un rifiuto per la vita spirituale, un rancore costante verso l’altro, ecc.

Altri peccati, invece, si nascondono in secondo piano, portando in evidenza le pie pratiche per nascondersi meglio.

Per capirci: il marito torna a casa dal lavoro, vede che la casa è un po’ in disordine e la cena non è ancora pronta. La moglie sta terminando di correggere i compiti dei bambini e deve ritirare una pila alta come un castagno di panni stirati. Il marito commenta: “Cos’è tutto ‘sto macello? E la cena? Non è ancora pronta? Io lavoro tutto il giorno, torno a casa stanco, ho il diritto di trovare un po’ di pace, ordine e un piatto pronto!”

Lei, che all’ingresso del marito in casa non aveva staccato gli occhi dal quaderno di matematica del piccolo, commenta: “Non sono Wonder Woman, ho fatto mille cose da questa mattina, vorrei vedere te!”

Ecco spiegato il mistero.

Ciascuno dei due sta uccidendo l’altro. Sì, perché il comandamento “non uccidere”, intende anche la nostra intenzione di eliminare, ferire, ignorare, reagire con rancore, ecc.

Quindi? Quindi ogni confessione e ogni Santa Comunione della suddetta coppia immaginaria non solo non sono state efficaci, ma addirittura ricevute non in stato di grazia.

Come fare, dunque?

Dobbiamo prendere la ferma decisione, ogni giorno, di restare nell’amore e nella pace, chiedendo l’aiuto a Gesù.

“Signore, lo sai che faccio fatica a restare in silenzio se vengo provocata. Oggi però voglio restare con Te. Aiutami, perché io so che quando mio marito mi farà notare le mie mancanze, a me verrà voglia di prenderlo a testate. Grazie Signore Gesù”.

Il Sacramento del Matrimonio ci da la grazia di “amare da Dio”: uno dei due dovrà iniziare a usare questo Sacramento, che è un dono di Dio.

Il marito, se decidesse di entrare personalmente in questa battaglia spirituale, potrebbe cominciare a contrastare il nemico agendo contro i suoi istinti omicidi: entrando in casa, cioè, si sforzerà di evidenziare ciò che di bene ha fatto la moglie. “Hai stirato tutta quella roba? Sarai stanchissima. Cosa facciamo per cena? Preparo io mentre tu finisci con i ragazzi”.

E poi, se avesse la vocazione al martirio (ho detto MARTIRIO, non “marito”), dopo cena potrebbe dire: “Siediti e riposati, amore. Sparecchio io”.

La moglie, invece, quando lo sposo varca la soglia di casa, dovrebbe lasciare quello che sta facendo (se sta mescolando il risotto deve spegnere il gas) e accogliere il marito con un abbraccio tenero e un “Bentornato a casa! come stai? Hai fame? Dammi ancora qualche minuto e sarà pronta la cena”. E se sentisse la divina chiamata al martirio, potrebbe anche fargli un massaggio alla schiena, che è sempre gradito e sposta il fulcro dello sguardo dalla pila di panni da riordinare al benessere di schiena e collo.

Eh…ma è difficile. No, no. Non è difficile: è impossibile.

“Senza di me non potete fare nulla”, figuriamoci se siamo capaci di amare chi al momento non è proprio amabile; ma è così che ci ama Dio, peccatori, incapaci di mantenere un buon proposito, pronti a dimenticare la Parola di Dio per usare le nostre preferite: quelle dal “Vangelo secondo me”. E’ così che ci ama il nostro Papà.

E desidera che noi gli somigliamo sempre di più.

“Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato”.

Mc 11,24

 Capita di parlare con coppie che lamentano un “blocco” nel cammino di fede: “Andiamo a Messa tutti i giorni, preghiamo il Santo Rosario, ci confessiamo una volta al mese e facciamo tutte le novene dell’universo, comprese le orazioni della Santa Brigida, ma non cambia nulla. Il matrimonio non funziona”. E’ possibile che Gesù sia stato…

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